Gli “eroici” briganti sfidano la cricca del comune e gli “amici degli amici”

Quando si dice al peggio non c’è fine.

Come tutti sanno la questione dei campi di allenamento comunali è una di quelle vergogne per le quali a volte si dovrebbe celare la propria città di residenza. Ma le vicende di questi mesi rasentano il grottesco ed il ridicolo. Onore ai miei briganti di resistere di fronte a tutto questo. Però alcune cose devono essere raccontate, perchè tutti devono sapere.

Il patrimonio degli impianti comunali è vissuto come un peso, anzi come un macigno dai nostri amministratori; lo scorso anno regalarono il campo S.Teodoro – a Librino – al Cacio Catania il quale avrebbe dovuto aprire una scuola calcio gratuita per i bambini del quartiere. La scuola ha funzionato malissimo lo scorso anno per poi sparire del tutto quest’anno. Naturalmente il Comune e la municipalità se ne stanno fregando, a loro è bastata ed avanzata la pubblicità dell’annuncio, e quindi piuttosto che riprendere possesso dell’impianto (o mio Dio, che guaio!) preferiscono che resti così abbandonato ancora una volta al degrado. E pensare che una scuola gratuita, di rugby e non di calcio, i briganti la facciano da cinque anni, senza che mai gli amministratori gli abbiano regalato qualcosa. Per non parlare della gestione degli impianti e della loro conservazione; questa stagione avevamo iniziato ad utilizzare il Goretti, la sere, per gli allenamenti delle nostre squadre. Versavamo così almeno 500/600 euro al mese per usufruire di un campo che era dotato di una sola torre faro funzionante (sui quattro di cui è dotato l’impianto) con 12 faretti. Le altre torri faro non funzionavano da settembre poichè erano stati rubati gli alimentatori. Naturalmente una persona normale pensa: vabbè dai verranno comprati nuovi alimentatori e ripristinato l’uso ottimale dell’impianto. Cazzate, perchè non ci sono soldi nelle casse del comune (e i nostri 600 euro al mese dove vanno???) e nessuno cerca soluzioni. La soluzione la trovano i ladri che – a dire dei comunali – rubano l’alimentatore dell’ultima torre faro del Goretti che resta così al buio e deve essere chiuso alle ore 17.00, orario dal quale iniziano i turni “illuminati”.
I briganti vengono così sbattuti in giro per la città con accomodamenti e soluzioni volanti. Ci si sposta tra il campo IV novembre ed il Cibalino, si è costretti a rinunciare ad un turno di allenamento (da tre a due turni serali) e i funzionari del comune trattano la vicenda come se tutti i disagi conseguenti alla chiusura di un impianto siano a carico nostro. Ridicoli ed incompetenti. Il campo IV novembre nel frattempo perde per guasto uno dei due riflettori funzionanti (gli altri sono già guasti da mesi e nessuno li ripara e loro, pervicacemente non ne vogliono sapere di ripararsi da sè…)

Poi succede una cosa grottesca, che solo nella Catania delle vergogna può capitare. Ovvero si scopre che in realtà una delle torri faro del Goretti funziona, parzialmente ma funziona. E c’è anche qualcuno che, in barba a protocolli, autorizzazioni, pagamenti (tutte cose che noi rigorosissimamente siamo chiamati a rispettare, PRIMA DI ACCEDERE AD UN CAMPO COMUNALE), abusivamente e con la collaborazione degli impiegati comunali addetti al campo, utilizza leggiadramente. Come se si potesse pensare che passi inosservato un campo sportivo illuminato, che invece dovrebbe essere chiuso.Naturalmente la cosa viene segnalata all’ufficio sport del comune di Catania che cincischia, non sa, forse, mah, non è possibile, ah si c’è un ingegnere che ne era al corrente.. insomma un caos calmo di morettiana memoria, dato che neanche su questo c’è qualche reazione ufficiale e le cose rimangono così come stanno, con gli abusivi dentro e chi paga i bollettini di C/C a correre per tutta la città in cerca di un campetto.

Ma l’apoteosi è di stamattina. Scimmia – recatosi al comune per ritirare una autorizzazione – chiama Stefano e gli dice che l’impegnato comunale chiede se possiamo tornare al Goretti lasciando libero il turno del Cibalino ad una società di calcio (naturalmente era l’unico impianto decente nel quale eravamo stati dirottati e dopo due settimane già lo stiamo per perdere). Ma come il Goretti non era inagibile, ‘o scuru?

Insomma una cronaca agghiacciante, grottesca, ridicola, ma purtroppo vera dalla testa ai piedi.

Ripensando a quello che è successo, è evidente che siamo propri indigesti mentre altri beneficiano di coperture, agganci, dei favori degli amici degli amici. Bè forse è un motivo in più per non mollare ed essere orgogliosi di quello che si sta facendo …

Gli “eroici” briganti sfidano la cricca del comune e gli “amici degli amici”

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